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The Dancing Girl e l' anello del fidanzamento una storia scritta da Nilofar Mehrin e tradotta da Amanda Mazzinghi in italiano

This is part of the story it is on its way to be for sale  on line ......

C’erano molte macchine nel parcheggio. Eravamo un gruppo di persone in attesa di iniziare un viaggio per andare ad una gita ed un picnic ad un sito archeologico. Dovevamo visitare un posto fuori della città di Karachi ed era quello che rimaneva di un antica civiltà dell'valle dell'Indo: il fiume che attraversa il subcontinente indiano . Il sito archeologico in questione era Mohenjo-daro.
Tra le macchine su cui dovevamo viaggiare c’erano una Range Rover, perfetta per le condizioni stradali della zona, una jeep Suzuki, una BMW e una Mercedes Benz che era poi la macchina che su cui dovevamo viaggiare. Il conducente aveva aperto gli sportelli della Mercedes Benz e aspettava che le persone prendessero posto.
Io ero una delle invitate perché ero un ospite di Minoo. La mia amica pakistana che conoscevo dall’infanzia, mi aveva invitato a casa sua a Karachi per le vacanze estive. Eravamo in giro con la sua cugina Ameneh che lavorava come giornalista per un giornale del luogo. Anche se ero un’amica e conoscevo la famiglia di Minoo, conoscevo Ameneh solo da qualche giorno. Lei e i suoi amici giornalisti, non erano facoltosi; avevano trovato altre persone con cui condividere un mezzo di trasporto. Tutti aspettavamo di salire sulla macchina.
La mia amica Minoo era affascinante, avvolta dalla calda luce della mattina che la circondava. Indossava un top color crema, pantaloni stile Safari e un foulard di seta rosso attorno al collo, oltre a un paio di grandi occhiali che le davano una sorta di aria misteriosa. Secondo me assomigliava a Eva Gardner perché aveva sopracciglia arcuate sui suoi occhi a mandorla. Comunque, anche nella vita di tutti giorni era confusa, vivace e dispersiva, era un'attrice e suscitava interesse, anche se in realtà si sentiva una bambina e in qualche modo un pesce fuor d'acqua.
Nell'attesa facevamo due chiacchiere: eravamo tutti eccitati per questo viaggio organizzato dalla giornale, eravamo contenti perche tutto già era stato organizzato. Vitto e bevande erano stati predisposti per la gita. A nessuno del gruppo sarebbe mancato niente.
Guardando tutte le macchine nel parcheggio si notavano altre macchine nuove di zecca, una Peugeout color oro, una Fiat, una Hyundai e una vecchia Volkswagen che Minoo personalmente adorava perché la sua zia femminista l'aveva guidata a destra e manca per tutta la città e perché il nome della macchina stessa aveva un suono così democratico (anche le persone di bassa estrazione ne possedevano una). C’erano anche altri modelli di lusso, come Ford e Rolls-Royce, Jaguar e addirittura una piccola Skoda.
Susan, amica di Minoo, era in un po’ in uno stato di dormi veglia e stanca per il fatto che ci era svegliata presto la mattina .... aveva dormito poco la notte ed era annoiata dall'attesa. Fantasticava tra sé e sé e immaginava che in un futuro forse avrebbe potuto volare su un hovercraft attraverso il deserto oppure in qualche veicolo militare simile a un disco volante e che ciò avrebbe reso tutte le grandi compagnie automobilistiche un ricordo del passato e un bizzarro privilegio per i facoltosi collezionisti del passato.

Era presente anche il Sig. Hamid, proprietario del giornale, vestito in un comodo "shalware khamees" tradizionale completo in puro lino bianco, molto adatto al calore umido del luogo, portato nel subcontinente da uomini e donne. Aveva un'aria giovanile ed elegante, guardava il suo scintillante orologio al polso che luccicava al sole. Aveva un'aria democratica e ottimista, diceva di conoscere i nomi di tutte le persone che lavoravano con lui.
Aveva solo trent'anni ed era appena uscito da Harvard. Era tornato in patria per occuparsi dell'attività di famiglia. La sua famiglia era proprietaria del giornale per cui lavorava Ameneh, cugina di Minoo.
Fortunatamente, Ameneh si occupava di musica e argomenti culturali. Minoo era affascinata dal lusso della macchina e dall’aria condizionata. Si era lasciata andare, aveva sciolto i capelli e li aveva riassettati in una coda di cavallo. Si stava preparando al caldo del viaggio e al tempo stesso, mentre saliva al suo posto in macchina esclamava gioiosamente: "Wow! Non ho mai viaggiato in una macchina con i sedili di vera pelle".
Il piacere di viaggiare lungo strade desertiche era un'esperienza unica nel suo genere e le faceva in qualche modo venire in mente la pubblicità della Daimler alla TV. La loro destinazione era Mohenjo-daro, poco fuori Karachi: un luogo difficile da raggiungere in macchina per l'impercorribilità delle strade. Minoo aveva una canzone in mente, 'Lo puoi ottenere se lo vuoi davvero', un motivo Reggae molto in voga, che canticchiava durante il viaggio.

Minoo era seduta accanto a Susan .... e le chiedeva: "Credi davvero che un giorno potremmo permetterci anche noi una macchina di questo tipo di seconda mano?” “Io avevo un amico a scuola che aveva trovato una Mercedes usata, un modello un po’ vecchio che aveva pagato poco. Susan canticchiava anche lei una canzone di Janis Joplin per Minoo
" Signore, non mi compreresti una Mercedes Benz?
Tutti i miei amici guidano Porsche, devo fare ammenda.
Ho lavorato duro tutta la mia vita, nessun aiuto dai miei amici,
Allora, Signore, non mi compreresti una Mercedes Benz?"

Minoo mi chiedeva se sarebbe mai diventata così ricca da avere un tenore di vita alto .... aveva comunque molte speranze per il futuro (anche se questo sogno sembrava abbastanza improbabile). Sua madre era più realista ed una volta aveva espresso una certa preoccupazione per Minoo perché lei le aveva ingenuamente detto che non si sarebbe mai sposata con nessuno solo per i soldi!
Era chiaro che i genitori di Minoo pensavano di farla sposare presto con un matrimonio combinato, ossia stipulando un accordo tradizionale con una famiglia presumibilmente borghese come la loro. Anche se vivevano a Londra da qualche decennio e anche se il padre faceva il medico specialista e la madre lavorava come insegnante di letteratura, volevano un futuro tradizionale e senza rischi per l'unica figlia. Solitamente, le donne nella loro famiglia occupavano un ruolo tradizionale e nessuno si aspettava che una donna sposata andasse a lavorare fuori casa. Come altre famiglie simili, i genitori di Minoo cercavano di organizzare un matrimonio vantaggioso per la figlia. Per questo motivo Minoo pensava che avrebbe sempre trovato una sistemazione buona come nella sua famiglia di origine.
Ora, Susan e Minoo avevamo incontrato un sacco di gente straordinaria della loro età a Karachi , che si davano da fare ed erano concentrati sulla loro carriera. Quest'estate si era rivelata uno spasso perché avevano incontrato persone entusiaste della vita. Avevamo conosciuto tanta gente tramite la cugina e si era aperta loro la porta di un mondo tutto da esplorare. Susan aveva guardato dove si trovasse Mohenjo-daro in un libro che aveva trovato in macchina. Stavano arrivando altre persone a Karachi - turisti e visitatori - e questo viaggio era una storia da raccontare. Minoo e Susan avevano deciso insieme di accompagnare Ameneh e andare a visitare i resti della civiltà Harappan della valle del l'Indo, che si era estinta semplicemente per i cambiamenti climatici .Dopo, avrebbero trascorso del tempo in spiaggia sulle rive del Mar d'Arabia.
Nel libro, Susan aveva trovato l'immagine di una ragazza nell'atto di ballare. Sembrava una persona reale ed era molto espressiva. Questa statua era una delle poche cose che gli archeologi avevano trovato nel luogo.
Mohenjo-daro (Sindhi: ; Urdu: ; IPA: ), 3300-1300 A.C., che tradotto in Sindi significa Tumulo di Morti, è un sito archeologico nella provincia di Sindh nel Pakistan meridionale, che si affaccia sul Mar d'Arabia. Costruito attorno al 3300, era uno dei più grandi insediamenti della civiltà indù, nonché una delle più grandi città del mondo che rivaleggiava con altre città contemporanee dell'antico Egitto, della Mesopotamia, della Creta micenea e del North Chico. Fu abbandonata nel 19° secolo AC quando la civiltà della valle indù iniziò a declinare e l'esistenza del sito venne alla luce solo negli anni '20. È stato oggetto di estesi scavi ed è stato riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1980 [3]. Attualmente, il sito è minacciato dall'erosione e dall'incuria degli interventi di restauro [4].
Ameneh e le sue amiche avevano programmato questa visita per un loro amico italiano Guido di Roma che era un esperto nella materia di scavi archeologici. Guido era venuto a trascorrere l'estate in Pakistan ed era particolarmente interessato ai siti archeologici. Qualche giorno prima della gita erano stati sulla spiaggia a fare un picnic e a chiacchierare.
Guido raccontava di aver visitato recentemente l'esercito di terracotta in Cina. Spiegava che questo era un gruppo di statue collocato nel Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi'an. Si trattava di un esercito simbolico, destinato a servire il primo imperatore cinese Qin Shi Huang (260 a.C. - 210 a.C.) nell'aldilà.
Nel parlare della visita a Mohenjo-daro aveva accennato di aver fatto una ricerca ed era rimasto impressionato dalla creatività dell'edilizia sociale del sito e dal fatto che questa civiltà fosse stata contemporanea a quella egizia e greca. In particolare, era rimasto colpito dall'esistenza di un efficiente sistema fognario che permetteva agli abitanti di avere accesso a toilette e lavabi e dal
fatto che attribuissero così tanta importanza all'approvvigionamento idrico (democratico perche considerava i bisogni di tutti gli abitanti) in un luogo dove l'acqua scarseggiava.
Inoltre, aveva confrontato la civiltà della valle dell'Indo ad altre civiltà del 2500 AC perche queste persone attribuivano tanta importanza al cittadino .... eravamo affascinate. Erano dei discorsi interessanti anche per la gente non esperta in materia .

Minoo ed io eravamo più interessati a Soheil, che era un amico di Ameneh e si era offerto di portarli in macchina al sito. Aveva trent'anni e più vecchio degli altri. Era un uomo molto affascinante e attraente: alto, di carnagione chiara, con capelli neri e occhi azzurri tanto da sembrare una star del cinema. Originario di Londra, era tornato a vivere e lavorare a Karachi. lafesta organizzata per i nuovi ospiti e visitatori.
Ameneh lavorava per un giornale chiamato Dawn: Minoo ed io eravamo rimasti a bocca aperta quando ci aveva raccontato che il Sig. Hamid aveva studiato il mandarino ad Harvard. Era quanto di più affascinante avessi mai sentito. Era inevitabile che Minoo, essendo solo una ventenne, che non aveva ben chiaro cosa volesse fare nella vita, si entusiasmasse all'idea di fare qualcosa di simile e sperava di potere fare anche lei parte di questo gruppo di gente giovane e brillante che lavorava nel team.
Conoscevamo a mala pena Ameneh , perché la cugina di Minoo aveva vissuto, studiato e lavorato a Brighton, lontano dalla famiglia. Sua cugina le sembrava molto più matura e anziana, un po' perché era sulla trentina e un po' perché aveva vissuto nel campus universitario. Per Susan e Minoo, Ameneh e le sue amiche sembravano gente che contava nella società perché avevano una carriera e un lavoro ideale. Ammiravano il fatto che loro contribuivano alla costruzione del paese cosiddetto "in via di sviluppo". Conoscevano anche cose sulla storia e la civiltà del paese, ma come giornalisti era con il mondo reale ed internazionale con cui avevano a che fare.
Ameneh aveva fatto studi scientifici nel Sussex ed era tornata a vivere a Karachi con sua madre (che era rimasta vedova ) dopo aver preso la laurea. Grazie alla sua laurea, era riuscita a trovare lavoro come giornalista. Sapeva che fare la giornalista in questa parte del mondo non era esattamente un lavoro semplicissimo ed era forse per questo motivo che aveva deciso di concentrarsi sul suo principale interesse: la musica tradizionale della regione Sind.
Minoo mi aveva confidato che si sentiva intimorita da tutte queste persone e dalle loro vite. Ancora non le era mai interessato nessun argomento in particolare, eccetto la creatività e l'arte, e si entusiasmava ogni volta che suo zio le portava un libro dai suoi viaggi all'estero. Lo zio era stato uno scrittore esperto in ricerche ed aveva scritto molto sul Giappone, pur avendo visitato anche l'Europa. Una volta le aveva portato un regalo diverso: una penna stilografica e dei libri di arte e letteratura.

Già in passato Minoo e Susan erano state in vacanza in Francia e Italia. Ora, le vacanze estive erano quasi finite ed entrambe dovevano tornare a Londra. Minoo aveva previsto di partire dopo il suo compleanno. Era il suo 21° compleanno e doveva recarsi a Londra per sostenere gli esami di maturità. Minoo doveva partire per Londra come del resto anche Susan .... Il suo compleanno cadeva qualche giorno prima della partenza di Susan .Era circondata da tutti i suoi familiari e i suoi nuovi amici che volevano vederla prima che lei e la sua amica tornassero a Londra. All'età di 21 anni, Minoo aveva deciso di partire per sostenere l'esame di maturità in Inghilterra o i cosiddetti ‘A Levels’. Era un anno decisivo. Le vacanze estive erano finite anche per Susan. Avevano entrambe visitato l’Italia prima di visitare la zia di Minoo. Avevano visto Venezia , Firenze e Napoli in un viaggio organizzato dalla scuola . Si erano divertite molto con i compagni di scuola. Ora a metà dell'estate del 1982, era rimasto a mala pena il tempo per fare qualche visita e per poi prendere l'aereo per Londra.

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